Svezzare un gattino richiede molta attenzione e una costante presenza, perchè il primo periodo della sua vita è assai delicato. Per questo è necessario seguire per quanto possibile quelli che sarebbero i comportamenti della madre. Innanzitutto è necessario rivolgersi a un veterinario per appurare che l’animaletto non sia malato e, durante lo svezzamento, tornarci con regolarità perchè con il latte materno vengono introdotti anche anticorpi che tengono lontane molte malattie, cosa che noi non possiamo fare. A casa è importante che il gattino sia sempre tenuto al caldo. Il consiglio è di metterlo in una scatola di cartone con i bordi alti (in modo che non possa uscire) con al fondo un pezzo di traversina assorbente acquistabile in farmacia o, in alternativa, un asciugamano di spugna che bisogna mantenere il più possibile asciutto e pulito. A lato della scatola si deve collocare una borsa dell’acqua calda (va bene anche una bottiglia, basta cambiarla appena si raffredda). Il tocco finale è una copertina in tessuto pile, ottimo per mantenere la temperatura adatta. Mai appoggiare la scatola a un termosifone o a una stufetta, l’eccessiva secchezza creata da questi impianti è molto pericolosa per il cucciolo.
Nelle prime tre settimane, il gattino può essere nutrito esclusivamente con latte, ma non con quello di mucca. E’ necessario acquistare il latte in polvere destinato ai gatti che si trova nelle farmacie o nei negozi per animali. A questo punto dovete sapere che per i primi 15 giorni conviene puntarsi la sveglia, perchè la poppata deve avvenire ogni tre ore, notte compresa. E’ un impegno pesante, ma la salute del gattino vale questo sacrificio. La somministrazione del latte deve avvenire con un piccolo biberon (meglio non usare la siringa con la quale si rischia di spingere troppo in fretta e a dosi elevate il latte) tenendo il gatto a pancia sotto. Per trovare la posizione adatta, basta guardare una foto di una gatta mentre allatta e tutto sarà chiaro. Quando avete finito prendete un pezzo di cotone o della stoffa da avvolgere attorno a un dito con cui massagerete delicatamente il basso ventre. Ad un mese dalla nascita si può iniziare con il cibo solido.