L’ anguilla è un pesce che nasce nel mar dei Sargassi, poi sotto forma di larva raggiunge gli estuari europei, dove cresce, risalendo le i fiumi, ma esistono anche quelle di mare, considerate più pregiate in quanto, nutrendosi di gamberetti, granchi e piccoli pesci, il suo sapore ed il contenuto nutrizionale è migliore. L’ anguilla non è facile da pulire e si consiglia di far compiere sempre questa operazione al pescivendolo, per non trovarci poi in difficoltà o rischiare di forare le viscere. L’ anguilla solitamente viene consumata nei periodi di festa e le ricette per prepararla sono tantissime, in particolare, vediamo i metodi di cottura più diffusi, vediamo quindi come cucinare l’ anguilla.
I modi più usuali per cucinare l’ anguilla sono ai ferri, in umido e fritta. Se intendete prepararla ai ferri, regolate l’ intensità della fonte di calore in base alla grandezza delle vostre anguille, esse infatti, più saranno grandi, più dovranno cuocere in maniera omogenea e quindi a fiamma bassa ed arrivando a cuocerla anche per 20-30 minuti, in questo modo inoltre, perderanno una parte del grosso quantitativo di grassi contenuto nelle anguille, considerate infatti che 1/3 di questo pesce è costituito da grasso. Se invece desiderate portare un tocco di colore in tavola, potreste preparare l’ anguilla in umido, in pratica si tratta di preparare un sughetto, soffriggendo uno spicchio d’ aglio in olio extra vergine di oliva bollente ed aggiungere poi i pomodori, ultimate la cottura e tenete da parte. Intanto si taglia a pezzetti l’ anguilla senza privarla della pelle e la si lascia soffriggere in olio, quando sarà bella dorata la si sfuma con del vino bianco ed in ultimo vi si aggiunge il sugo che avete preparato in precedenza ed ultimate la cottura. Infine potreste preparare l’ anguilla fritta, magari dopo averla impanata, se preferite avere una panatura croccante intorno alla vostra frittura.